Gli stacchi da Terra allenano la mente a fare cose difficili – Mark Rippetoe
E’ così che voglio iniziare questo articolo-guida riguardante l’esercizio in assoluto più temuto in palestra: lo stacco da terra.
O, per dirlo all’inglese, il “Deadlift”.
Ma perchè proprio “dead” lift..
No, non si rischia la morte nel farlo..
Si chiama così perchè ogni ripetizione dello stacco da terra, a differenza di altri esercizi, inizia con il bilanciere fermo “dead-stop”, a terra.
Lo stacco inizia sempre da terra.
Afferriamo il bilanciere, spingiamo di gambe e tiriamo di schiena e facciamo salire perpendicolarmente rispetto al suolo il bilanciere, fino a chiudere l’alzata.
Nel movimento, il bacino si rimette in linea con il resto del corpo.
Il bilanciere torna a terra, e possiamo quindi procedere alla seconda ripetizione.
Lo stacco da terra è effettivamente un esercizio multiarticolare che richiede estrema attenzione, specialmente nella zona lombare.
Deve rigorosamente rimanere neutra per tutta la durata dell’esercizio, o poniamo la colonna vertebrale a rischi inutili.
Imparare la corretta esecuzione e seguire una programmazione di allenamento della forza sensata ci porterà a sollevare, nel corso degli anni, carichi davvero elevati.
Stacchi da Terra muscoli coinvolti
- Lombari
- Femorali
- Glutei
- Quadricipiti
- Dorsali
- Trapezio
- Addominali
- Braccia
Come vedi, sì, in pratica tutti i muscoli del corpo o quasi.
Alcuni di questi muscoli lavorano attivamente..
I femorali, glutei e quadricipiti fanno sì che le gambe si raddrizzino ed estendano per tornare in posizione eretta, partendo da posizioni in cui invece si trovano accorciati.
I lombari fanno sì che la tua schiena non si spezzi sotto l’elevato carico, mantenendo la curvatura naturale della schiena.
I dorsali aiutano a mantenere la corretta traiettoria, perfettamente perpendicolare, del bilanciere rispetto a terra.
Trapezi, addominali e braccia, seppur in isometria, contribuiscono a reggere il carico e far sì che nulla si sposti sotto carico.

Lo stacco da terra è il singolo miglior esercizio che tu possa fare in palestra per aumentare drasticamente la forza della tua schiena.
E’ l’unico esercizio, tra i tre del Powerlifting, che inizia con la fase concentrica, e non eccentrica, come avviene per lo Squat e la Panca Piana.
Questo risulta importante in quanto la fase eccentrica (quella che volgarmente chiamiamo “la negativa”) permette di sfruttare lo stretch reflex, utilissimo nello Squat, meno nella panca piana, nella quale viene parzialmente ridotto dal fermo al petto.
Nello stacco questo non avviene.
L’intera forza necessaria ad iniziare l’alzata viene dai nostri muscoli e dalla nostra forza: non ci sarà “il rimbalzo” dello Squat completo a soccorrerci.
Non a caso gli stacchi da terra, tra le tre alzate del PL, sono l’esercizio che maggiormente beneficia di allenamenti anche a singole.
Imparare a staccare da terra a singole permette infatti di lavorare sull’alzata di gara, nella quale non abbiamo una porzione eccentrica che ci permette di “caricare” i muscoli.
Perchè fare gli stacchi da terra (benefici)
Io non mi spingo così in là, però:
- Stimola la forza massima
- Aumenta la massa muscolare (ipertrofia)
- Aumenta la coordinazione
- Allena la mente
- E’ la prova di forza per eccellenza
Diventare forti con lo stacco rende anche le attività quotidiane più semplici e meno pesanti.
Aumenta la massa muscolare dai trapezi fino ai femorali, ingrossando e rafforzando praticamente ogni muscolo nel mezzo.
Non solo, può aiutare a prevenire infortuni su atleti e sportivi, rafforzando enormemente porzioni generalmente delicate ed a rischio come i lombari e la bassa schiena.
Il multiarticolare per eccellenza..
Perchè ogni sportivo o atleta dovrebbe considerare il deadlift nella sua pianificazione dell’allenamento contro resistenze?
Lo stacco è un esercizio multiarticolare che stimola l’intero sistema nervoso, oltre che quello muscolare.
Ha elevato transfer motorio a praticamente ogni sport.
Pensa alla posizione degli stacchi da terra: confrontala un salto verso l’alto (pallavolo, basket, calcio, ecc.).
Lo stacco ci insegna qualità motorie come quasi nessun altro esercizio (ehm, squat..coff, coff).
Nello stacco da terra, l’esercizio multiarticolare per eccellenza che vede impegnato quasi ogni muscolo del corpo e spremuta quasi ogni unità motoria, dobbiamo:
- Reclutare il più alto numero di unità motorie possibili
- Reclutare il più alto numero di fibre muscolari possibili
- Ottenere un’elevata coordinazione intermuscolare
- Ottenere un’elevata sincronizzazione dei muscoli (e del movimento).
Possiamo riconoscere almeno 3 tipi di stacchi da terra, e dividerli in base alla posizione delle mani e dei piedi.
- conventional: (quello classico, “regular”, con stance stretta e mani più larghe delle spalle)
- semi-sumo: mani all’interno delle cosce e gambe poco più larghe delle spalle
- stacchi da terra sumo: gambe larghe, mani all’interno delle cosce
Per questo articolo mi concentrerò in primis sullo stacco da terra con stance conventional, quello più utilizzato (spesse volte erroneamente) in palestra.
La maggior parte della teoria e dei concetti espressi, però, accomuna tutte e tre le tipologie di deadlift.
Stacchi da terra Sumo o Stacchi Conventional?
Dipende dalle tue leve, in particolare.
La strategia è quella di provare entrambi, separatamente, per un periodo di tempo dagli 1 ai 3 mesi, e cercare di capire quale movimento ti riesce meglio ed in quale delle due alzate sei più forte.
Non deve necessariamente esserci una scelta definitiva.
Puoi alternare i due movimenti o usare il secondo come una semplice variante.
Se stacchi sumo, puoi sempre allenare il conventional per una variante che lavori maggiormente sui lombari.
Se stacchi conventional, puoi sempre allenare il sumo per una variante che lavori maggiormente sulle gambe.
Come eseguire gli stacchi da terra
In breve, ecco come eseguire lo stacco.
- Posiziona il bilanciere davanti a te ed avvicinati
- Posiziona i piedi (stance da salto) in modo tale che il bilanciere sia sopra il centro del tuo piede guardandolo da di fianco
- Le tibie devono stare a circa 2-3 cm massimo dal bilanciere
- Punte dei piedi dritte in avanti o lievemente in fuori
- Piegati e cerca il bilanciere con le mani
- Afferra il bilanciere poco fuori la larghezza delle spalle (braccia perpendicolari al suolo)
- Piega le ginocchia ed avvicina le tibie al bilanciere fino a toccarlo
- Raddrizza la schiena e recupera la normale curvatura fisiologica della colonna
- Apri il petto
- Stringi con forza il bilanciere
- Prendi un respiro grande riempendo la pancia d’aria
- Spingi di gambe e tira di schiena
- Fai correre il bilanciere lungo le tibia
- Porta il bacino in avanti mentre distendi le gambe
- Bloccati in posizione eretta col bilanciere in mano
- Riporta il bilanciere a terra
Alcuni punti fondamentali:
- le spalle saranno lievemente davanti rispetto al bilanciere (mai dietro!)
- il bilanciere sarà allineato con le scapole e la linea immaginaria che taglia a metà il piede
- le braccia saranno dritte e distese del tutto
- la schiena sarà dritta e neutra, mantenendo una lieve curvatura lombare fisiologica
Input mentali per una corretta esecuzione
- spingi lontano da te il pavimento
- petto in alto
- bacino in avanti (una volta superate le ginocchia)
Se riesci a sincronizzare questi tre input mentali correttamente, dovresti riuscire a staccare bene da terra il bilanciere mantenendo la schiena neutra, per poi avvicinare il bacino al bilanciere riallineandolo al resto del corpo.
La fase concentrica nel Deadlift
Lo stacco è l’unico esercizio trai tre del Powerlifting che inizia con la fase concentrica.
Questo è davvero un punto fondamentale.
Non riusciamo a “caricare” e “tensionare” i muscoli come nello Squat o nella Panca Piana prima di eseguire la fase concentrica dell’alzata.
Per questo motivo necessita di assoluta concentrazione, di setup ottimale e di ottimi input mentali.
E’ importante creare massima tensione in tutti i muscoli del corpo prima ancora di cominciare a spingere contro il pavimento.
Ma soprattutto, non potendo sfruttare lo stretch reflex, è bene tenere a mente che, per quanto spingiamo forte di gambe, il bilanciere impiegherà del tempo prima di iniziare la salita.
In questi attimi, è importante mantenere la giusta lucidità mentale e non farsi spaventare dal carico elevato, in particolar modo quando ci avviciniamo a carichi massimali o sub massimali.
La Forza necessita di tempo per essere espressa.
Continua a spingere, e finalmente vedrai che il bilanciere comincerà a muoversi e lasciare terra.
La fase eccentrica negli stacchi da terra
Il bilanciere va riportato a terra sotto controllo, non lasciato cadere.
Questo non solamente per non farsi cacciare dalla palestra in cui ti alleni, ma per altri motivi ancora migliori.
La fase negativa ha un ruolo primario a livello di stimolo ipertrofico.
Questo è così evidente nella letteratura scientifica che molti coach di forza che ricercano un aumento della forza proporzionalmente maggiore rispetto ad aumenti della massa muscolare, fanno allenare i propri atleti minimizzando la fase eccentrica a favore di quella concentrica.
Stimolano così l’aumento di forza, limitando l’aumento ipertrofico dei muscoli interessati.
Controllare il bilanciere nella porzione negativa, quindi, non è solo questione di rispetto e sicurezza, ma anche di stimolo della massa muscolare.
La fase eccentrica negli stacchi deve sempre essere controllata, ma rapida.
Controllare eccessivamente e rallentare eccessivamente la negativa con intensità elevate diventa maggiormente rischioso per la schiena ed i lombari in particolare.
Può essere usata come tecnica con atleti avanzati, ad intensità medio-basse da bodybuilder, ma non quando siamo oltre l’80-85% del massimale.
Il ruolo delle tibie: verticali o inclinate?
Esistono innumerevoli dibattiti riguardo la posizione delle tibie nel Deadlift.
In realtà queste non influiscono così tanto nell’alzata, dando per scontato che, in ogni caso, una volta che il bilanciere raggiunge l’altezza del ginocchio, per tutti le tibie sono ormai perpendicolari al suolo.
Non lo fossero, e fossero ancora inclinate con le ginocchia più avanti rispetto al bilanciere, l’intero centro di gravità si sposteebbe in avanti e causerebbe il fallimento dell’alzata.
Generalmente, chi è forte di femorali tende a tenere già dal setup le tibie verticali.
Chi invece necessita di includere più quadricipite, lascia scivolare lievemente più avanti del bilanciere le ginocchia, inclinando un poco le tibie.
Una volta iniziato il movimento ed il “Pull”, automaticamente le tibie diventeanno sempre più perpendicolari rispetto al suolo.
Stacchi da terra, errori comuni
- Bilanciere troppo lontano o troppo vicino alle tibie
- Sedere troppo basso
- Spalle troppo avanti o troppo indietro rispetto al bilanciere
- Petto chiuso
- Perdita della neutralità della colonna vertebrale
- Tirare con le braccia
- Strattonare il peso
- Squattare il peso
- Non fermarsi a terra ad ogni ripetizione
- Rimbalzare il peso a terra
- Iperestendere la schiena in fase di chiusura
- Salire prima di glutei e poi di spalle
Lo stacco non è lo squat.
Il bacino NON deve essere basso.
Se il setup è ottimale, se il bilanciere è al centro del piede, se le tibie inizialmente sono a 2-3 cm, se tieni la schiena neutra ed il petto in fuori, il bacino andrà autonomamente dove deve andare.
Non forzare il bacino verso il basso.
Non stai squattando, stai staccando.
Sono due esercizi con punti in comune, ma molto diversi.
Perdere la schiena, l’errore più frequente nello stacco
La “perdita della schiena”, più semplicemente l’incurvare la colonna vertebrale all’altezza dei lombari, è in assoluto l’errore più comune (e pericoloso) nello stacco da terra.
E’ necessario avere il controllo dei muscoli lombari e “sentire” la schiena per mantenerla neutra durante l’intera alzata.
Impara a contrarre correttamente i muscoli lombari per capire come deve rimanere la colonna durante l’alzata, ed aumentare la propriocezione.
Capire come si sta muovendo il proprio corpo è fondamentale per un powerlifter o un bodybuilder.
Consiglio vivamente di filmare le proprie alzate proprio per scoprire questo genere di errori, e sistemarli subito prima che questi divengano automatismi.
Quando senti dire che gli stacchi sono pericolosi, è proprio perchè chi li fa, spesse volte arrotonda incredibilmente la schiena.
Farlo con elevati carichi in mano è ovviamente pericoloso.
Sollevare invece carichi anche elevati ma mantenendo la naturale curvatura della colonna vertebrale è invece non solo sicuro, ma anche ottimo per creare una schiena ed un core forte e robusto e prevenire infortuni.
Ecco che lo stacco può diventare quindi il nostro incubo peggiore o il nostro migliore amico per preservare o migliorare le nostre capacità motorie, a seconda dell’utilizzo che ne facciamo.
Un esempio pratico: guarda questo mio video.
Sto testando il massimale di stacco da terra sumo, e come vedi dopo i primi cm correttamente eseguiti, il lombare comincia a perdere la sua neutralità ed a piegarsi lievemente.
Questo è indubbiamente un errore.
L’importanza della respirazione
Respirare correttamente, o in questo caso non respirare, permette di creare alta pressione e stabilità su tutto il tronco.
Così come accade nello squat e nella panca piana, la singola ripetizione va eseguita in apnea.
Devi prima prendere un ampio respiro, riempendo la pancia, eseguire la ripetizione in apnea, ed infine espirare.
Logicamente fallo se non hai problemi cardiocircolatori e, come sempre, consulta un medico.
Tutta questa tensione e pressione generata dall’aria “incasatrata” dentro l’addome proteggerà parzialmente la schiena ed i lombari.
La presa negli stacchi da terra
Come afferrare e stringere il bilanciere?
Possiamo optare per tre tipi di presa diversa:
- Presa doppia prona
- Presa mista
- Presa hook-grip
Te lo dico subito:
se sei un principiante, sicuramente la presa con la quale ti troverai meglio è la presa mista, la mixed grip.
Afferrerai il bilanciere con una delle due mani prona, e l’altra supina.
La doppia prona impedisce di caricare tanto il bilanciere, a meno che tu non abbia una presa da muratore o da taglialegna.
La presa hook grip è per atleti avanzati, complessa da utilizzare, e parecchio dolorosa.
Uno degli errori più frequenti nella presa del bilanciere è quella di afferrarlo troppo in alto.
Il peso elevato farà sì che il bilanciere tenderà a scivolarti verso il basso, possibilmente aprendoti i calli formatisi.
Se invece, da subito, afferri il bilanciere più verso le dita che dentro al palmo, il bilanciere sarà già dall’inizio nella posizione nella quale tenderebbe in ogni caso a finire durante l’alzata.
Per quanto forte sia la tua presa, è logico che a carichi elevati, se afferri il bilanciere troppo sul palmo, tenderà a scivolare verso il basso.
Stringere forte il bilanciere
Ok,
sembra stupido chiederselo, e invece…
Stringere forte il bilanciere nel deadlift non solo assicura che non ci scappi il bilanciere in fase di chiusura del movimento, ma soprattutto fa sì che riusciamo a trasferire tutta la forza generata.
Nello stacco reclutiamo una quantità elevata di Motor Units, e stringendo il bilanciere con forza stiamo “segnalando” al nostro corpo che..
Ok, sta roba è pesante! Spingi più forte che puoi!!!
Perchè stacchiamo tutti in maniera così diversa?
Guarda i video di cinque powerlifter diversi, ed il loro stacco potrebbe essere molto diverso.
Dipende tutto dalle proporzioni e dalle leve.
Chi ha le braccia lunghe è facilitato, e generalmente si troverà col bacino lievemente più in basso ed il busto più verticale.
Chi ha le braccia corte, come me, invece generalmente avrà il bacino alto, e faticherà ad “arrivare al bilanciere”, inclinando maggiormente il busto.
Leve, braccia e posizione della schiena
Uno degli errori più frequenti commessi da personal trainer incapaci di insegnare uno stacco da terra, è quello di forzare una posizione della schiena prestabilita.
Molti sono convinti che lo stacco debba somigliare ad uno squat, che la schiena debba stare, così come il bacino, ad una altezza prestabilita.
Nulla di più falso.
L’angolazione della schiena dipende enormemente dalle leve, ed in particolar modo dalla lunghezza delle braccia.
Chi ha braccia corte, si ritroverà con una schiena decisamente più orizzontale rispetto a chi ha braccia lunghe.
Se si hanno braccia corte e torso corto, invece, in pratica la schiena sarà perfettamente orizzontale rispetto al terreno.
In questo caso, spesse volte viene consigliato lo stacco sumo, per favorire leve non adatte allo stacco conventional.
Avere la schiena più o meno orizzontale, se il setup è corretto, non è più o meno corretto.
Ognuno di noi si ritroverà con la schiena in una posizione diversa.
Ciò che conta, è che il setup sia corretto, che “non si perda la schiena”, e che il bilanciere si muova in una linea perfettamente verticale.
Devo spingere o tirare?!
Questo è forse uno degli errori più grandi commessi col deadlift.
Chi non è abituato, o non ha avuto un coach o istruttore di powerlifting in grado di insegnargli correttamente, generalmente tira il bilanciere si dimentica di spingere.
Oppure fa entrambe le cose, ma separandole in due movimenti:
- prima tira
- poi spinge
Il fatto è che dovrebbero spingere a terra con forza cercando di “allontanare il pavimento” da noi, e nel frattempo tirare di schiena.
In questo modo bacino e spalle salgono contemporaneamente, ed il movimento diventa fluido ed “unico”, non composto da due fasi.
La traiettoria del Bilanciere
Per un bilanciere che deve arrivare da Punto A (terra) a Punto B (lockout con bilanciere in mano), la traiettoria migliore è perfettamente verticale, perfettamente perpendicolare al suolo.
Il bilanciere deve tracciare una linea verticale per l’intero movimento, in quanto solo così possiamo esprimere massima efficienza ed imprimere la massima forza che possiamo generare.
Ogni movimento del bilanciere che non sia quello di una perfetta linea verticale risulta in una perdita di efficienza ed in uno spreco di energie.
Questo si traduce in meno kg sul bilanciere, meno peso staccato, minor massa muscolare creata, ecc.
Se senti strisciare il bilanciere contro le tibie, probabilmente il bilanciere si sta muovendo in una linea piuttosto verticale.
I punti deboli nello stacco da terra
Se sei debole a staccare da terra il bilanciere, probabilmente il peso è troppo elevato, oppure sei debole di femorali, glutei o non riesci a tenere la schiena..
Molto raramente nello stacco conventional possono infatti essere i quadricipiti il fattore limitante.
Se sei debole dopo pochi centimetri di movimento, probabilmente i femorali sono deboli, oppure non riesci ad accelerare il movimento quanto basta per superare il punto critico..
Nello stacco conventional, infatti, il mid-range è il punto dove l’alzata decelera maggiormente, lo sticking point, insomma.
Generalmente, se si supera il mid-range, quindi più ci si avvicina al ginocchio, o lo si supera, si chiude quasi sempre l’alzata (ammesso che tu sia arrivato al ginocchio con la schiena ancora neutra e non l’hai totalmente persa).
Se sei debole in chiusura dell’alzata, probabilmente hai arrotondato la schiena eccessivamente e perso la tenuta lombare.
Probabilmente i colpevoli principali sono glutei oppure gli erettori spinali; non riesci a mantenere la normale curvatura della spina dorsale ed il peso ti trascina in avanti, impedendoti di chiudere l’alzata.
Alcuni esercizi che possono tornarti utili, sono:
- Nel caso di debolezza dei glutei e femorali, stacchi rumeni e hip thrusts
- Nel caso di deblozze del basso schiena, rematori con bilanciere e stacchi dai blocchi possono aiutare
Un altro motivo per il quale fatichi a chiudere l’alzata potrebbe essere la presa: non puoi chiudere ciò che non riesci a tenere in mano.
..Se sei debole a staccare da terra:
- Fai stacco con Deficit
- Aggiungi del lavoro target sui muscoli carenti
..Se sei debole a chiudere l’alzata:
- Fai stacco dai Blocchi
- Allena la presa
Questi, logicamente, sono consigli generalizzati.
Le tue debolezze potrebbero essere causate da carenze musicolari, da inefficienze tecniche, ecc.
Fatti aiutare da un istruttore di powerlifting preparato.
N.B. Si parla di “lacune” o “debolezze” per atleti intermedi o avanzati
Se sei un principiante, non sei “debole da terra” o “debole in chiusura”.
Sei debole in tutto.
Allenati e porta lo stacco ad almeno 2,3 volte il tuo peso corporeo, poi possiamo cominciare a parlare di punti carenti e punti forti.
Serie e ripetizioni nello Stacco da Terra
E’ impossibile programmare un determinato numero di serie per ripetizioni senza sapere il contesto, sapere come alleni lo squat e quanto frequentemente, quanto pesi ed a che livello sei, e via dicendo.
Detto questo, alcuni degli schemi più utilizzati nello stacco da terra sono:
- 3×5
- 5×5
- 4×4
- 3×4
- 4×3
- 4×2
- 5×2
- 3×3
- 2×2
- ecc.
Lo stacco viene spesse volte allenato a bassissime ripetizioni, ma alcuni coach ed alcune scuole di pensiero introducono anche schemi come 4×8 o 5×10 anche su esercizi stressanti come questo.
In linea di massima, però, nel mondo del Powerlifting e dell’allenamento della forza, lo stacco è l’alzata in cui si usano il minor numero di serie per ripetizioni.
Lo stacco è infatti l’alzata che maggiormente stressa il corpo ed i lombari, uno dei punti più delicati del corpo umano.
Spesse volte, volumi alti di lavoro vengono utilizzati nelle varianti dello stacco da terra, più che nello stacco da competizione vero e proprio.
Quante volte a settimana fare lo stacco?
Lo stacco da terra, fra le tre alzate del Powerlifing, è quella che trae minor beneficio dall’alta frequenza.
Il consiglio è quello di staccare pesante una sola volta a settimana, se sei un principiante.
Per atleti di livello intermedio o avanzato, la frequenza si può alzare a due o addirittura tre volte, ma manipolando sia intensità che volume, oppure usando delle varianti dell’alzata per non sovraccaricare sistema nervoso e muscoli.
Se non sei convinto e non hai una programmazione correttamente calibrata, limitati ad una seduta settimanale di stacco.
Da ricordare..
- Stringi con forza il bilanciere
- Bilanciere vicino alle tibia
- Traiettoria verticale
- Petto verso l’alto
Stacchi, quando aumentare il carico?
Se sei un principiante, aumenta il carico di seduta in seduta fino a quando puoi.
Utilizza una progressione lineare, il metodo più rapido per aumentare la forza in qualsiasi esercizio (fino a quando funziona)
Una volta terminata la progressione lineare del peso, bisogna cominciare a ragionare per programmazioni più complesse e ragionate.
Puoi vedere se qualche scheda di powerlifting di livello intermedio ti ispira particolarmente, oppure usufruire del mio servizio di coaching online.
Ma arrivato a questo punto, dovresti già staccare circa due volte il tuo peso corporeo da terra, o poco meno.
Come migliorare negli stacchi da terra
Lo stacco da terra è in assoluto l’esercizio nel quale si diventa più forti, rapidamente, se lo si esegue correttamente e con costanza.
Questo perchè nello stacco vengono reclutati moltissimi muscoli, che cointribuiscono sinergicamente all’alzata.
Se sei un principiante, ti consiglio alcuni dei metodi più celebri per diventare forti in poco tempo:
- Starting Strength
- StrongLift 5×5
- MadCow
- 5/3/1 di Wendler
Con qualsiasi di queste schede, il tuo stacco da terra salirà fino a numeri altamente superiori alla media nel giro di pochi mesi.
Ti suggerisco anche di prendere in considerazione le mie schede di powerlifting e di powerbuilding.
Stacchi da terra, le varianti
Le varianti possono essere di importanza rilevante per atleti di livello intermedio ed avanzato.
Non sono, invece, neppure da prendere in considerazione per principianti.
Prima di includere varianti nella programmazione, bisogna infatti costruire una solida base di forza.
Raggiunta questa soglia, le varianti possono essere utilizzate per lavorare su difetti tecnici, sticking point, o semplicemente per aumentare la frequenza ed il volume di lavoro totale settimanale senza appesantire il sistema nervoso centrale.
- Stacchi con deficit
- Stacchi dai blocchi
- Stacchi con pausa
- Stacchi Sumo
- Stacchi Semi-Sumo
- Stacchi rumeni
- Stacchi con bande elastiche
- Stacchi con catene
- Stacchi con Trap Bar
Perchè usare la magnesite sulle mani
Se devi fare questa domanda, evidentemente non hai mai staccato da terra più di 140-160kg.
La magnesite permette di aumentare la frizione tra mano e bilanciere, e di reggere in mano pesi elevati.
Ad alti carichi, difficilmente riuscirai a non farti scivolare via dalle mani il bilanciere.
Con la magnesite, invece, sarà sicuramente più semplice avere una presa salda.
Puoi usare quella per gli scalatori, oppure la variante liquida (che personalmente non riesco proprio a farmi piacere).
Come calcolare il massimale di stacchi da terra
Semplicissimo, ti basta utilizzare la mia pagina sul calcolo del massimale.
A partire da un numero indicativo di ripetizioni con un dato peso, riuscirai ad ottenere una stima piuttosto precisa del tuo massimale.
Ripeto.. Una stima.
Come sostituisco lo stacco?
Non puoi.
Non esiste un esercizio che simuli lo stacco da terra in maniera altrettanto valida ed efficace.
A meno che tu non intenda semplicemente cambiare il bilanciere.
In quel caso, lo stacco da terra con Trap Bar va altrettanto bene (se non meglio) se non fai Powerlifting ma vuoi solo diventare molto più forte e muscoloso.
Stacchi da terra con Trap Bar (quadra bar)
La mia versione in assoluto preferita per la “popolazione generica”.
Con Trap Bar possiamo esprimere maggiore forza e maggiore potenza rispetto allo stacco conventional o allo stacco sumo, come dimostra questa infografica fantastica del solito Chris Beardsley.
Se sei un atleta, se non fai gare di powerlifting, probabilmente neppure necessiti di fare lo stacco conventional, e puoi focalizzarti sullo stacco con trap bar.
Stacchi da terra gambe o schiena?
Entrambi.
Queste sono le classiche domande del bodybuilder: lo stacco lo metto nel giorno delle gambe o della schiena?
Negli stacchi spingi di gambe e tiri schiena.
Mettilo dove vuoi, basta che stacchi, e che stacchi pesante e punti al sovraccarico progressivo su questo fondamentale.
Sei un bodybuilder?
Bene, vai a vedere quanto staccava da terra Franco Columbu.
P.S. Se ti alleni in monofrequenza da bodybuilder puro, lo inserirei nel giorno dedicato alla schiena, e sarebbe il primo esercizio in assoluto della giornata.
La cintura negli stacchi da terra
Altamente consigliata, specialmente quando si comincia a caricare del peso notevole.
Le scarpe nello stacco da terra
Lo stacco va fatto senza scarpe, oppure con calzature appositamente fatte per lo stacco stesso.
O meglio, nate come scarpe da boxe, e “rubate” dai powerlifters e deadlifters in generale.
NON utilizzare le scarpe con tacco da squat, delle due eseguilo scalzo.
Un’altra valida soluzione è di usare scarpe dalla suola piatta, come ad esempio le usatissime Converse (alte o basse).
Stacchi da terra e squat assieme
Sì, si possono fare lo stesso giorno.
In questo caso farei prima lo squat, poi un altro esercizio per far riposare i lombari, poi lo stacco da terra.
Stacchi da terra in definizione
Praticamente indispensabili, o comunque importantissimi.
In definizione lo scopo primario è mantenere la forza acquisita e la massa magra.
Quale esercizio migliore dello stacco da terra, oltre allo squat, per farlo?
Nessuno.
Stacchi da terra BodyBuilding
L’importanza di questo esercizio è valida anche per bodybuilder.
Quale altro esercizio permette un sovraccarico della catena cinetica posteriore così elevato?
La catena cinetica posteriore non è forse fondamentale anche nel bodybuilding?
Se Franco Columbu ed Arnold facevano stacchi pesanti, un motivo ci sarà.

Tibie doloranti, lividi e sangue
Un pessimo rapporto, spesse volte, quello delle tibie con gli stacchi.
E’ vero che il bilanciere deve salire “attaccato al corpo”, e quindi andremo e strisciare contro le tibie.
Questo è il motivo per il quale spesse volte atleti di powerlifting utilizzano calzature spesse ed alte, per evitare abrasioni.
Se strisci così tanto contro le tibie da far sanguinare e provocare eccessivo dolore, però, probabilmente devi rivedere la tecnica d’esecuzione dell’esercizio.
Usare le fascette durante il Deadlift
Spesse volte demonizzate, in realtà un tool da utilizzare con parsimonia da powerlifter, che non potranno usarle in gara, ed altamente utilizzabili invece da bodybuilders ed altri atleti non particolarmente interessati alla forza della presa, ma a quella dei muscoli allenati dallo stacco da terra.
Anche un Powerlifter può decidere di utilizzare le fascette, riuscendo così presumibilmente a caricare più peso.
Mano a mano che si avvicina la gara dovrà però abbandonare sempre più l’utilizzo delle fascette per allenare meglio anche la presa, che spesse volte può essere un fattore limitante sulla pedana.
Stacchi da terra donne
Probabilmente il migliore, o tra i migliori esercizi che una donna possa eseguire in palestra.
Come detto più volte, le donne sono fortissime di gambe, non quanto gli uomini ma neppure troppo lontano.
Nel momento in cui scrivo, esistono diverse donne al mondo che pesano meno di 50kg che staccano da terra quanto me o quasi.
Pazzesco, no?
Donne, pochi altri esercizi vi saranno utili su più fronti quanto i deadlifts.
Fateli, e non abbiate paura di andarci pesanti nel corso del tempo.
Stacchi da terra al Multipower
Non farli.
Arrivati a questo punto, se hai letto l’articolo, non penso ci sia bisogno di aggiungere altro all’argomento.
Stacchi da Terra e mal di schiena
Leggi la parte in alto riguardante il “perdere la schiena”.
Gli stacchi vanno eseguiti correttamente o possono, indubbiamente, causare problemi alla schiena e dolori.
Viceversa, possono rafforzare la tua schiena se eseguiti correttamente.
Se hai problemi di schiena, consulta un medico ed un fisioterapista, possibilmente esperti di ambito sportivo, prima di intraprendere programmazioni di stacco.
Stacchi da terra e scoliosi
Te lo ripeto, non sono un medico.
Consulta un medico sportivo prima di iniziare a fare gli stacchi da terra se hai problemi preesistenti alla schiena.
Detto questo, personalmente, ho:
- lieve scoliosi
- spondilolisi con spondilolistesi di primo grado
- anterior pelvic tilt
Stacco da terra ben oltre i 200 kg e sono totalmente asintomatico.
Voto all’esercizio: 10
- Curva di apprendimento: elevato
- Aumento tecnica: elevato
- Aumento mobilità: medio
- Aumento forza: elevato
- Aumento massa muscolare: elevato
- Quantità di muscoli allenati: elevato
- Range of motion: elevato
- Possibilità di sovraccarico progressivo: elevato
Conclusione
Spero di essere riuscito a trasmettere il valore assoluto che ha, per ogni tipo di atleta, il miglior esercizio di forza assoluta conosciuto dal genere umano: il Deadlift.
Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità..
E’ quindi fondamentale imparare a conoscerlo da vicino, studiarne tecnica ed esecuzione, e saperlo programmare correttamente sul medio e lungo termine.
Elevate prestazioni in questo esercizio garantiranno forza altamente al di sopra di quanto mai ci si aspetterebbe da un essere umano.
Elevate prestazioni in questo esercizio garantiranno anche uno sviluppo ipertrofico dell’intero corpo.
Fatelo, ma fatelo a modo.
Ho impiegato davvero tante ore a racchiudere in un solo articolo così tante informazioni riguardanti lo stacco.
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Riferimenti
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Exploring the Deadlift (Bird, Stephen PhD, 2010)
- Analysis of the Conventional Deadlift (Kevin Farley, CSCS, 1995)
- Exercise: Deadlift (Graham, BS, CSCS, 2000)
-
Improving the Deadlift: Understanding Biomechanical Constraints and Physiological Adaptations to Resistance Exercise (Hales, 2010)
- Biomechanical Analysis of the Deadlift (McGuigan, 1996)
- The loads on the lumbar spine during extreme weight lifting. (Granhed, 1987)
- Which Patients With Low Back Pain Benefit From Deadlift Training? (Berglund, 2015)
- Variations of the Deadlift (piper, 2001)
Ottimo articolo davvero. E poi al termine Power Builder pensavo proprio oggi.
Contento ti sia piaciuto!
Sicuramente puoi scoprire di più sul Powerbuilding sul mio sito.
Ho anche fatto un video a riguardo, lo trovi sul mio canale YouTube.
Bellissimo articolo, molto completo e chiaro.
Grazie!
Grazie Davide, mi fa piacere!
Ciao Nicholas,
davvero un articolo ben scritto e perfettamente chiaro. Ho una domanda riguardante l’utilizzo degli stacchi, li uso sia per le gambe che per la schiena separando i due allenamenti di due o più giorni tra loro. Il carico massimo di solito (ancora molto contenuto) lo uso per la schiena. Dovrei alternare l’uso dello stacco, una settimana gambe ed un’altra schiena o mi basta variare il peso come sto facendo per adesso ?
Grazie in anticipo per la risposta e ancora complimenti per la chiarezza.
Ciao Francesco,
innanzitutto grazie per i complimenti.
E’ una visione muscolocentrica dell’esercizio che sinceramente non approvo.
Non alternare l’uso dello stacco, mantienilo un giorno fisso delle due.
Aumenta il peso nel corso delle settimane e mesi.
E’ l’esercizio che meglio si presta a carichi elevati, quindi aggiungi sempre peso fin quando riesci preservando la tecnica d’esecuzione.
Ottimo ed esaustivo. Grazie
Grazie Tommaso!